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LA RAPPRESENTANZA MILITARE......QUINTA TAPPA. LA TUTELA DEGLI INTERESSI COLLETTIVI DEL PERSONALE MILITARE. IL MODELLO DI RAPPRESENTANZA NEI PRINCIPALI STATI EUROPEI.

Pubblicata il 15/11/2014

Quinta tappa del viaggio nella dimensione della Rappresentanza Militare. La tutela degli interessi collettivi del personale militare. Il modello di rappresentanza nei principali Stati Europei. 5a tappa dello studio di Pianetacobar.eu sulla Rappresentanza Militare nel viaggio verso la riforma.
LA RAPPRESENTANZA MILITARE......QUINTA TAPPA. LA TUTELA DEGLI INTERESSI COLLETTIVI DEL PERSONALE MILITARE. IL  MODELLO  DI RAPPRESENTANZA NEI PRINCIPALI STATI EUROPEI.

Per completare il quadro in materia di rappresentanza del personale pare utile una rapida panoramica sui modelli prescelti da alcuni Stati europei. In Spagna si registra, all’interno della Guardia Civil (amministrazione ad ordinamento militare), la presenza di un organismo collegiale unico, su base elettiva: il “Consejo Asesor de Personal”, presieduto dal Direttore Generale della Guardia Civil, composto da membri eletti con mandato di quattro anni, con la previsione di un meccanismo di rinnovo della metà del Consiglio ogni due anni. Dell’organismo fanno parte i rappresentanti della categorie ufficiali superiori, ufficiali, sottufficiali, graduati e Truppa. Le competenze dell’organo sono essenzialmente riconducibili all’esame di proposte, suggerimenti ed istanze che pervengono direttamente dai componenti della Guardia Civil su questioni riguardanti il personale, la condizione militare e gli aspetti ad essi  correlati. Vi è in sostanza, una forte analogia con le materie di competenza della rappresentanza militare in Italia. Il Consejo ha anche una funzione di analisi e consultiva nei confronti del Direttore Generale della Guardia Civil sulle questioni da questi proposte nei medesimi settori. Il Consiglio esprime un parere preventivo sulle seguenti materie: -   redazione o modifica dello statuto professionale e del regime disciplinare della Guardia Civil; -   determinazione sulle condizioni di lavoro; -   regime retributivo;  -   programma di insegnamento e piani di formazione della Guardia Civil;  -   regime dei permessi, vacanze e licenze;  -   piani di previdenza sociale complementare;  -   argomenti concernenti altri aspetti sociali, professionali ed economici della Guardia Civil. Il citato organismo, inoltre, analizza e valuta le proposte avanzate dalla Guardia Civil in ordine al regime del personale, sui loro diritti e doveri, sull’esercizio del diritto di associazione, e sugli aspetti sociali connessi, collabora con l’amministrazione per realizzare le misure volte al mantenimento e all’incremento della produttività, partecipa nella gestione delle opere sociali per il personale, quando previsto dalla normativa di riferimento.    Il 27 luglio 2011 è stata approvata la legge organica 9/2011 in materia di diritti e doveri dei membri delle Forze armate, estesa anche al personale della Guardia Civil. Le novità di maggior rilievo sono costituite dal diritto di associazione, dalla istituzione del Consiglio del personale delle Forze armate e dell’Osservatorio della vita militare. I militari possono costituire e aderire ad associazioni con fini professionali, basata sugli articoli 8, 22 e 28 della Costituzione, tenuto conto dei principi affermati dalla Corte Costituzionale Le associazioni possono formulare proposte ed inviare richieste e suggerimenti, così come ricevere informazioni su questioni che promuovono il conseguimento di obiettivi statutari. In linea con la giurisprudenza costituzionale queste forme di partecipazione non potranno tutelare procedure o capacità sindacali, quali la contrattazione collettiva, l’azione collettiva e l’esercizio del diritto di sciopero. L’articolo 7, in materia di neutralità politica e sindacale, prevede per il militare il dovere di neutralità politica, il divieto di esercitare il diritto sindacale, di formare o unirsi a sindacati e di ricorrere agli strumenti propri dell’azione sindacale. In Francia, il personale della Gendarmeria Nazionale possiede uno statuto militare, confermato dal Legislatore con la legge 3 agosto 2009, n. 971. In materia di diritti di espressione i gendarmi sono sottoposti a regole specifiche, in deroga al diritto comune, per ciò che riguarda l’esercizio di taluni diritti (espressione ed associazione). Al riguardo, è posto il divieto di costituire gruppi professionali militari a carattere sindacale e, allo stesso modo, ne è vietata l’adesione. Il comandante rappresenta la garanzia dell’equilibrio e ha il dovere di tenere conto, a tutti i livelli, degli interessi dei propri dipendenti. Il sistema di rappresentanza del personale è articolato in quattro organismi collegiali, su base elettiva, a loro volta strutturati in commissioni di categoria (ufficiali, sottufficiali e volontari): -   il “Conseil Supérieur de la Fonction militare”, a carattere interforze, presieduto dal Ministro della difesa; -   il “Conseil de la Fonction Militaire de la Gendarmerie” (CFMG), organo centrale a livello nazionale per la singola forza armata, presieduto dal Direttore Generale della Gendarmeria Nazionale; -   la “Commission de Participation Region”, a livello regionale; -   la “Commission de Participation Groupement”, a livello provinciale.   Rientra nelle competenze degli organismi la formulazione di pareri, proposte e richieste sulle materie oggetto di norme legislative e regolamentari inerenti a condizione, trattamento e tutela giuridica, economica, previdenziale, sanitaria e morale dei gendarmi. L’attività sindacale è espressamente vietata dalla legge. La recente riforma si fonda su tre principi di carattere generale:  -   accrescimento della legittimità e credibilità dei rappresentanti delle Forze armate attraverso la contrazione del loro numero (da 2000 a 800) in modo da garantire loro maggior tempo da dedicare all’attività e risorse incrementali;  -   promozione degli scambi tra tutti gli attori del dialogo interno in seno agli organismi di partecipazione, nella direzione di una rappresentanza più efficace; -   sviluppo, all’interno dell’istituzione, di una vera cultura del dialogo partecipativo.  La rappresentanza è riuscita ad ottenere una revisione delle modalità di designazione dei delegati, un concreto potere negoziale con il Ministro e la possibilità, su iniziativa del Direttore Generale della Gendarmeria Nazionale, di formulare proposte anche in materia di ordinamento, addestramento, operazioni ed impiego del personale. Esistono poi altre strutture all’interno delle quali i membri della Gendarmeria sono partners; si tratta del Consiglio dei residenti, istituito presso ogni caserma e della Prevenzione nazionale, regionale e locale degli incidenti della Gendarmeria, Comitato consultivo per l’igiene e prevenzione degli infortuni, istituito nelle unità con oltre cinquanta militari. Per quanto riguarda la Germania i diritti di partecipazione dei militari sono assicurati attraverso la figura del fiduciario, con funzione di intermediario tra l’inferiore e il superiore e i consigli del personale. Il fiduciario ha facoltà di sottoporre al comandante proposte in materia di attività interna, assistenza e vita al di fuori del servizio. Il fiduciario è coinvolto nel processo decisionale del comandante di corpo in alcuni settori quali l’assistenza e la previdenza, questioni disciplinari o attinenti al personale e altri aspetti dell’attività di servizio attraverso audizioni. Per un più agevole confronto con i comandanti, i fiduciari costituiscono, a livello regionale, le assemblee dei fiduciari (VPV), con i relativi portavoce. A livello centrale, presso il Ministero Federale della Difesa, esiste la Commissione generale dei fiduciari (GVPA), composta da trentacinque membri ed eletta ogni quattro anni dai fiduciari delle Forze armate. Essa rappresenta tutte le categorie dei militari. La materia è regolata dalla legge di partecipazione dei militari (SBG) del 1991 e dalle successive modificazioni.  

 

 


 
 
 
 
 
 

 

 

( 5a tappa nello studio della Rappresentanza Militare. Pianetacobar.eu  in viaggio verso la Riforma della Rappresentanza Militare. Consultare l'area dedicata sulla homepage del sito internet  LA RAPPRESENTANZA MILITARE...STORIA...EVOLUZIONE..RIFORMA )

 

 

 

 

 

Fonte: pianetacobar.eu/ RAPPRESENTANZA MILITARE VERSO LA RIFORMA/ Aps Romeo Vincenzo

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