Pianeta Cobar

LA STORIA DELL'ARMA DEI CARABINIERI. LA STORIA DEI CARABINIERI D'ITALIA. CARABINIERI E BUON GOVERNO.

Pubblicata il 11/05/2014

Quarto passo alla riscoperta della Storia dell'Arma dei Carabinieri, la Storia dei Carabinieri d'Italia. In occasione del bicentenario, insieme ai carabinieri d'Italia rispolveriamo la nostra storia, le nostre origini. " Carabinieri e Buon Governo "
LA STORIA DELL'ARMA DEI CARABINIERI. LA STORIA DEI CARABINIERI D'ITALIA.  CARABINIERI E BUON GOVERNO.

Con le Regie Patenti del 18 gennaio 1815 si dispose, però, la fusione dei Carabinieri e del Buon Governo, e il Corpo venne ad avere funzioni dispositive ed esecutive allo stesso tempo. Le attribuzioni degli ispettori, Commissari e Vicecommissari di Buon Governo vennero, quindi, attribuite agli Ufficiali dei Carabinieri. Le varie autorità, per tutto ciò che si riferiva alla pubblica sicurezza, dovevano corrispondere con i Carabinieri, a seconda dei Comandi e dei gradi. Di conseguenza, il Colonnello Lodi ebbe anche l’attribuzione di Presidente Capo del Buon Governo. Con lo stesso provvedimento fu aumentato l’organico del Corpo, portato da 776 a 1200 uomini, fu stabilita in 12 anni la ferma per i nuovi arruolati e si determinò un premio di “ingaggio” di 150 lire per i militari a piedi e di 350 per quelli a cavallo. Successivamente furono stabilite le indennità varie, gli alloggi di servizio, le forme di contabilità; in data 30 giugno fu poi pubblicato un “Regolamento di disciplina e di servizio interno per il Corpo dei Carabinieri Reali”. Con la fusione dei due istituti - Carabinieri e Buon Governo -, il Corpo ebbe accentrati in sé poteri che lo sottraevano alquanto alla sfera d’azione di altre autorità, quali i governatori, gli avvocati fiscali, i giudici, etc., e la sua opera finiva per essere soggetta soltanto all’autocontrollo, cosa che creò situazioni delicate, qualche ostilità, prevenzioni e diffidenza, pregiudizievoli indubbiamente ai fini di polizia. Gli Ufficiali di polizia avevano a disposizione, “per l’esercizio della mede-sima, i Carabinieri Reali e gli agenti locali di polizia”. Avevano altresì la facoltà di richiedere “qualunque Forza Armata, di cui potessero abbisognare”. Fu conservato il Vicariato della città di Torino e vennero regolati con appo-site norme i rapporti con gli Ufficiali di polizia. Di particolare interesse due articoli delle stesse Regie Patenti del 15 ottobre: articolo 1: “Il Corpo dei Carabinieri Reali è istituito per assicurare nell’interno dello Stato la conservazione dell’ordine e l’esecuzione delle leggi, secondo le norme infra espresse. Una vigilanza attiva, non inter-rotta e repressiva costituisce l’essenza del suo servizio”; articolo 5: “Ogni qualvolta i Carabinieri Reali dovranno riunirsi alle truppe di linea a piedi, ed a cavallo, ed alle milizie per qualunque servi-zio di loro spettanza, prenderanno sempre la diritta, e marceranno alla testa delle colonne”. Istituito il Ministero di Polizia, venne nominato Primo Segretario il Conte Lodi di Capriglio, che lasciò pertanto il comando del Corpo dei Carabinieri, venendo sostituito in tale carica dal Colonnello Giovanni Battista d’Oncieux de la Bàtie.  Nei tre anni successivi furono pubblicati un “Regolamento per le guardie d’onore” (1817) ed il primo regolamento di amministrazione e di contabilità per il Corpo (1819). Inoltre, il l° gennaio 1820 vennero istituite sei “Suddivisioni di prima classe” comandate da Marescialli d’Alloggio, le future sezioni di 1^ classe co-mandate da Sottotenenti. Il Buon Governo affidato al Corpo (18 gennaio 1815). S’è detto che le “Regie Patenti” del 18 gennaio 1815 il Buon Governo viene affidato al Corpo dei Carabinieri, il quale risulta composto dal comandante del Corpo, che è pure Presidente Capo del Buon Governo, da un Ufficiale di Stato Maggiore dei Carabinieri incaricato della loro disciplina, da più Maggiori Vicepresidenti nelle province e da altri Ufficiali di diversi gradi dei quali sarebbe stato stabilito il numero secondo l’occorrenza; gli Ispettori e Sotto-ispettori del Buon Governo, creati con le Patenti del 13 luglio 1814, vengono soppressi. Tutte le incombenze relative al Buon Governo vengono ora adempiute dagli Ufficiali del Corpo dei Carabinieri; sia le autorità giudiziarie che quelle militari ed amministrative devono corrispondere con essi per ciò che riguarda la pubblica sicurezza. Il 12 marzo 1815, poiché si voleva dare una stesura definitiva alle singole determinazioni che erano state adottate con i “Viglietti” del luglio, agosto e settembre 1814, furono pubblicate le “Regie Patenti” emanate il 18 gennaio, con le quali il Buon Governo era stato affidato al Corpo dei Carabinieri; furono quindi aumentati gli Ufficiali e creati ex-novo i Maggiori, non contemplati dalla tabella 9 agosto 1814. Essi avevano il comando delle Divisioni ed erano specialmente incaricati di esercitare un controllo diretto sulle Compagnie; mantenevano relazioni con le varie autorità giudiziarie, politiche e militari, con l’obbligo di riferire ogni novità al Colonnello comandante del Corpo. Il Corpo aveva funzioni sia dispositive, sia esecutive (ossia poteva prendere decisioni autonome, oppure ricevere ordini da autorità superiori); nelle stesse Patenti si incluse la disposizione, che esonerava i Carabinieri dal servizio di Presidio, norma che anche oggi è in vigore. Contemporaneamente alla promulgazione di quel documento, il Colonnello Carlo Lodi di Capriglio fu nominato Presidente Capo del Buon Governo e comandante del Corpo dei Carabinieri. La creazione del Ministero di Polizia e la separazione delle funzioni dei Carabinieri dall’Ispezione Generale di Buon Governo (15 ottobre 1816). La fusione dei due istituti non si rilevò felice; il Corpo ebbe accentrati in sé poteri che lo sottraevano alquanto alla sfera d’azione di altre autorità, quali i governatori militari, gli avvocati fiscali, i giudici e la sua opera finiva per essere soggetta soltanto all’autocontrollo, il che creò recriminazioni, diffidenze, ostacoli nel disimpegno dei servizi. Specialmente i Governatori ed i “comandanti di piazza” che avevano giurisdizione di frontiera, reclamavano diritti di precedenza nel regolare la questione dei passaporti e non sopportavano che questa materia fosse trattata dai Carabinieri; d’altra parte agli Ufficiali del Corpo veniva a mancare a po-co a poco quell’energia della quale dovevano dar prova in funzioni delicatissime, e la stessa disciplina militare, nei rapporti con i governatori militari che erano stati posti quasi in sottordine al Corpo, paralizzava tutte le iniziative di questo. Ciò portò nuovamente alla separazione dei due istituti con le “Regie Patenti” del 15 ottobre 1816. Venivano istituiti gli Ufficiali di Polizia nei gradi di Ispettore, Sotto-ispettore e Commissario; nelle città non sede di Ufficiali di Polizia, le relative attribuzioni erano devolute ai Sindaci. L’articolo 28 del decreto riguarda i Carabinieri e dice: “Gli Ufficiali di Poli-zia avranno, per l’esercizio della medesima, a loro disposizione i Carabinieri Reali e gli agenti locali di polizia. Avranno altresì la facoltà di chiedere qualunque forza armata di cui potessero abbisognare”. Coll’istituzione del Ministero di Polizia e la soppressione del Buon Governo, il Colonnello Lodi di Capriglio è esonerato dal comando in capo del Corpo dei Carabinieri e viene nominato primo segretario per gli affari di polizia; contemporaneamente ottiene il grado di Maggior Generale di cavalleria. Al comando del Corpo dei Carabinieri fu assegnato il Colonnello Giovanni Battista d’Oncieux de la Bàtie, che proveniva dalla carica di Aiutante Generale Capo dello Stato Maggiore dell’Esercito piemontese. Nella stessa data delle Patenti che determinarono la separazione del Corpo dei Carabinieri dal Buon Governo (15 ottobre 1816), fu approvato un decreto che riuniva in un solo regolamento le determinazioni precedenti riguardanti i Carabinieri; il Corpo veniva a dipendere dalla Segreteria di Guerra per il materiale, il personale e la disciplina, mentre era sottoposto al Mini-stero di Polizia per quanto concerneva il servizio di pubblica sicurezza.

 

 

( 4' passo alla riscoperta della nostra storia, la Storia dei Carabinieri d'Italia. Pianetacobar.eu e la Storia dell'Arma dei Carabinieri.)  Tutti passi che vengono man mano pubblicati vengono resi disponibile in archivio web su consultando l'area dedicata nella homepage di www.pianetacobar.eu "LA STORIA DEI CARABINIERI la Storia dell'Arma dei Carabinieri". 

Fonte: pianetacobar.eu/ STORIA DEI CARABINIERI D'ITALIA/ Aps Romeo Vincenzo

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